La parodontologia studia le malattie del parodonto, ossia l’insieme delle strutture che circondano il dente e lo mantengono saldamente attaccato all’osso (cemento del dente, legamento alveolo-dentario, osso e gengiva). La maggior parte dei pazienti che si recano dal dentista sono spesso convinti che contro la par odontopatia o contro la piorrea nei casi più gravi vi sia poco da fare, soprattutto quando è già capitato ad uno dei genitori di perdere uno o più denti.
I sintomi più frequenti sono rappresentati da :
- Gengivite;
- Denti con radice esposta in seguito a perdita di osso;
- Sanguinamento durante le comuni manovre di igiene orale quotidiane;
- Fastidio generalizzato alle gengive la parodontopatia non crea gravi dolori;
- Sensibilità dei denti al freddo o al caldo;
- Tumefazione e sensibilità della gerngiva;
- Alito cattivo;
- Recessione gengivale e riassorbimento osseo ( mobilità dentale).
Inizia con una banale gengivite, poi l’infezione procede in profondità interessando il tessuto di sostegno con perdita verticale e orizzontale di osso.
TERAPIA della parodontite (esistono diversi trattamenti per la cura delle parodontopatie):
Detartrasi e levigatura radicolare: si tratta della rimozione della placca batterica e del tartaro dai denti, sopra e sotto il livello della gengiva, con strumenti ad ultrasuoni ed a mano. Tali trattamenti vanno ripetuti regolarmente nel tempo ad intervalli variabili da caso a caso;
Correzione dei restauri non idonei: le otturazioni debordanti possono facilitare l’accumulo di placca e quindi devono essere modificate;
Correzione dell’occlusione: avviene grazie a dispositivi come i bite;
Lo splintaggio: consiste nel collegare denti mobili tra loro in modo da renderli più stabili;
Interventi chirurgici a cielo aperto o chiuso: eliminare il tartaro subgengivale.