Il laser è considerato una delle piu importanti scoperte del XX sec e ormai viene impiegato ampiamente nella maggior parte delle branche mediche. In odontoiatria il laser viene impiegato anche nella cura gengivale per eliminare i batteri delle tasche parodontali o adiacenti all’impianto. Tutto questo senza trapano, aghi, senza dolore, gonfiore e una ridottissima perdita di sangue.
COME FUNZIONA IL LASER NEL TRATTAMENTO DELLE TASCHE PARODONTALI?
I laser è uno strumento medico che emette energia fotonica sotto forma di luce, genera cioè un raggio molto preciso di luce concentrata che sterilizza la zona bersaglio e allo stesso tempo coagula i vasi sanguigni riducendo il rischio di infezione e sanguinamento.
RISULTATO:
le sedute diventano più brevi, rilassanti e tutto con risultati eccellenti avendo favorito una bonifica accurata dei tessuti molli coinvolti nell’infiammazione e una migliore decontaminazione. Il trattamento di levigatura delle radici rimane essenziale ai fini terapeutici ma il laser a oggi risulta essere un ottimo ausiliario per un risultato più efficace.
IL LASER NELLO SBIANCAMENTO:
Nello sbiancamento il laser agisce da attivatore (catalizzatore) veicolando il prodotto sbiancante contenente perossido di idrogeno o perossido di carbammide velocizzando così il processo chimico di ossidoriduzione e dando un risultato maggiore con effetti più duraturi nel tempo.
Grazie all’effetto foto-termico del laser, il gel sbiancante rilascia radicali liberi che riescono a penetrare più in profondità nello smalto e nella dentina rispetto a quello tradizionale esplicando un’azione efficace anche sulle discromie più profonde garantendo un effetto sbiancante sicuramente maggiore e un aspetto dei denti lucido e brillante che solo un laser ben utilizzato e da personale esperto, può dare.
COME VIENE EFFETTUATO?
Il trattamento può essere completato in un’unica seduta e permette di trattare anche un singolo elemento o una sua determinata parte e ci permette di ridurre i tempi operatori e quindi il rischio di overbleaching e sensibilità post-operatoria. Inoltre lo sbiancamento laser non si ferma alla singola seduta ma continua ad agire anche nelle successive settimane donando ai denti un aspetto ancora più bianco.
CONSIGLI POST SBIANCAMENTO – DIETA
Come per lo sbiancamento tradizionale, per le 48/72 ore successive al trattamento professionale e durante il trattamento domiciliare, oltre a mantenere una corretta igiene orale, si dovrà seguire un piano alimentare specifico contenente cibi bianchi che non pigmentano i denti. Quindi si consiglia di evitare cibi e sostanze pigmentate (carciofi, spinaci, barbabietole rosse, liquirizia, pomodoro, tè, caffè, bibite gassate, alcolici, etc) o acide (bibite, yogurt, formaggi acidi, aceto, agrumi, senape, etc)
CI SONO CONTROINDICAZIONI?
Sì e sono le stesse dello sbiancamento tradizionale:
• Dentina esposta
• Margini delle otturazioni difettose
• Allergia o intolleranza a qualcuno dei componenti
• Gravidanza o allattamento
• Pazienti ipersensibili
L’ipersensibilità può verificarsi durante/post trattamento ed è REVERSIBILE nel giro di poche ore oppure, in alcuni casi, nel giro di qualche giorno. Tale sensibilità, che può essere più o meno lieve, si presenta soprattutto agli stimoli termici freddi.
Tuttavia, nel nostro studio, a completamento dello sbiancamento effettuiamo sempre anche un trattamento desensibilizzante laser che in realtà va a rinforzare il dente in quanto permette di occludere i tuboli dentali attraverso l’attivazione di un apposito gel e così i denti ne risultano addirittura rinforzati. La luce laser, attivando il gel, permette di ridurre la sensibilità dentale in modo veloce, sicuro e indolore.